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Gocce di memoria: i riti pasquali a Lucera (parte terza)
La mattinata di Pasqua, ci si svegliava presto per via dello scoppio delle calecasse (grossi petardi di fuoco d’artificio) che annunciava la resurrezione. Poi partiva dalla storica chiesa di Sant’Antonio Abate, la processione, che sfilava per le vie e le piazze principali di Lucera, con la statua lignea e policroma di Gesù Risorto, opera di uno scultore di Ortisei in Gardena. La statua era portata a spalla dai componenti dell’Arciconfratenita della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, preceduta dai membri e dalle insegne delle confraternite della città e seguita dalle autorità religiose, civili e militari e dai fedeli. Chiudeva la processione la banda musicale di Lucera che eseguiva brani coerenti…
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Gocce di memoria: i riti pasquali a Lucera (parte seconda)
La Domenica delle Palme I riti pasquali veri e propri iniziavano la Domenica delle Palme che era vissuta tra diverse liturgie: scambiarsi, dopo la Messa, le palme, portate in Chiesa per la benedizione, come simbolo d’amicizia. Esse, riportate a casa erano appese al calendario di Frate Indovino che stava quasi sempre in cucina oppure su un quadro di un’immagine sacra. Alcuni rami venivano conservati per essere donati a chi sarebbe venuto a far visita durante il pomeriggio. La domenica delle Palme era anche il giorno in cui era tradizione fare pace; cioè c’era l’usanza di risolvere reciprocamente ogni divergenza con chi si era in discordia . In particolare le nuore…
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I catasti onciari di Carlo di Borbone: uno sguardo su Lucera attraverso gli archivi
Un viaggio negli archivi di Stato ci riporta al 1740, quando Carlo di Borbone, Re delle Due Sicilie, ordinò la redazione dei catasti onciari per una nuova forma di tassazione nel Regno di Napoli. Il sistema si basava su principi di equità fiscale, prevedendo che ciascuno contribuisse in base al proprio stato patrimoniale. Ricchi e poveri erano dunque chiamati a dichiarare beni mobili, immobili, animali e rendite. Il professor Oronzo Marangelli, attraverso una ricerca presso l’Archivio di Stato di Napoli, ha ricostruito questi complessi meccanismi fiscali a partire dai documenti della città di San Severo, risalenti persino a un editto del 1116 emanato dal barone Adefonolfo. Ma è stato il…
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Gocce di memoria: i riti pasquali a Lucera (parte prima)
Tutto iniziava con il Mercoledì delle Ceneri: nelle chiese si spargeva, sulla testa dei fedeli la cenere ottenuta bruciando i rami di ulivo benedetti la Domenica delle Palme dell’anno precedente. In questo giorno tutti eravamo tenuti al digiuno eucaristico, regola inderogabile che era rispettata in tutte le famiglie lucerine. Durante la Quaresima, bisognava rispettare la devozione: mangiare di magro, cioè evitare come cibo la carne e i suoi derivati. I ragazzi, nel periodo quaresimale, erano tenuti a fare i fioretti cioè sacrificare qualcosa cui si teneva molto. Una delle più curiose e stravaganti tradizioni di Lucera, era il rito quaresimale della quarandana. Etimologicamente il termine deriva appunto da Quaresima, cioè…
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Le regole di vita del dialetto lucerino attraverso la citazione di personaggi del passato
Lucera, com’era comune a tante località italiane, aveva una popolazione quasi totalmente analfabeta e, pertanto, per trasmettere le regole di vita del popolo, venivano utilizzati proverbi, espressioni, modi di dire, che spesso citavano personaggi reali o inventati della storia spicciola lucerina. Con il passare del tempo, ci stiamo disabituando ad usarli perché estranei al nostro lessico familiare e quotidiano, quasi inappropriati in un contesto espressivo dove prevalgono l’immediatezza e la rapidità della comunicazione. Ne consegue che essi andranno irrimediabilmente perduti o, perlomeno, si avranno serie difficoltà a chiarirne l’origine, anche perché il dialetto tende sempre più ad italianizzarsi. Ecco alcune locuzioni usate fino a pochi anni fa che, spesso, rappresentavano…
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Le origini della ricognizione aerea
Pubblichiamo il contributo di Luigi Iacomino, storico dell’aviazione in Capitanata e Presidente del Gruppo Modellistico Ricerche Storiche Foggia, presentato durante la conferenza “Archeologia aerea tra passato presente e futuro” organizzato da Archeoclub d’Italia – Sede “Minerva” di Lucera e Gens Capitanatae APS. Il 17 dicembre 1903, sulla spiaggia di Kitty Hawk, nello stato americano della Carolina del Nord, i fratelli Orville e Wilbur Wright effettuarono con successo il primo volo di una macchina motorizzata “più pesante dell’aria” con pilota a bordo. Quel giorno il loro biplano, a cui avevano dato il nome di Flyer, si alzò in volo per quattro volte, in modo duraturo e sostanzialmente controllato, segnando di fatto…
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“Archeologia aerea tra passato, presente e futuro” il 23 marzo
Domenica 23 marzo, alle ore 19:00, presso il Circolo Unione di Lucera, si terrà la conferenza “Archeologia aerea tra passato, presente e futuro”, co-organizzata da Gens Capitanatae APS e Archeoclub d’Italia Aps – sede di Lucera “Minerva”. L’evento esplorerà l’evoluzione della fotografia aerea e il suo impatto sulla ricerca archeologica in Capitanata. Dopo i saluti di Silvio Di Pasqua (Presidente del Circolo Unione), Walter di Pierro (Presidente Archeoclub d’Italia Aps sede di Lucera “Minerva”) e Alessandro De Troia (Presidente Gens Capitanatae Aps), interverranno Luigi Iacomino, storico dell’aviazione in Capitanata e Presidente del Gruppo Modellistico Ricerche Storiche Foggia, e Vittorio Petrella, dottorando di ricerca presso la Scuola Superiore Meridionale di Napoli,…
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“U dangale”, poesia di Costantino Catapano
Costantino Catapano è stato il fondatore della “mitica” cartolibreria e tipografia omonima; una vera eccellenza, una istituzione vanto di Lucera, un posto dove si poteva respirare “sapere e cultura”, un punto d’incontro d’intellettuali, scrittori e poeti e di riferimento per studenti e appassionati di letture di ogni genere, non solo di Lucera. Costantino Catapano è stato, inoltre, un importante poeta dialettale; le sue poesie, scritte in un vernacolo comprensibile a tutti, si leggono con grande diletto. Un esempio ne è la poesia “U dangale”, nella quale Costantino Catapano con stile leggero scrive versi intriganti. La poesia presenta un dialogo tra amici che si basa su sottili sottintesi. Essa è la…
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Il primo insediamento dell’Ordine minoritico a Lucera (fine 1300 – inizi 1301)
ndr: Articolo pubblicato il 27/02/2025 sul sito della Basilica di San Francesco Antonio Fasani Il titolo di questo articolo necessita di una precisazione sulle parole utilizzate: “insediamento” e “minoritico”. Il tema riguarda la prima presenza dei frati dell’Ordine dei Minori nella Civitas Sanctae Mariae, l’odierna Lucera. Di proposito, nel titolo non appare il termine “convento”, ma piuttosto quello di insediamento. Il “convento”, prima come realtà e in seguito come denominazione, costituisce un punto d’arrivo nell’esperienza organizzativa minoritica, che si va definendo negli anni Quaranta del XIII secolo e non rappresenta, neppure a partire da tale periodo, la totalità delle sedi minoritiche. Fra le altre cose, per il “convento”, le Costituzioni Narboneses redatte con…
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I nomi propri di persona nel dialetto lucerino
I nomi hanno avuto sempre delle profonde variazioni per adattarli alla forma dialettale, usando, spesso dei suffissi in senso diminutivo, accrescitivo e vezzeggiativo, fino, in molti casi, a renderli irriconoscibili. Di seguito, si riporta un elenco, non esaustivo, di nomi maschili e femminili del dialetto lucerino. Nomi femminili Nomi maschili A contendersi la palma di nomignolo più irriconoscibile sono Cicchepavele (Francesco Paolo) e Stanzelare (Stanislao). Poi c’è la lista dei nomi che nessuno vorrebbe mai avere: Negli ultimi decenni abbiamo assistico ad una graduale rivoluzione lessicale, soprattutto tra le nuove generazioni, che hanno abbandonato i vecchi nomi dialettali sostituendoli con quelli italiani accorciati usando la prima parte della parola, tipo…